Uva da tavola :grandine e nubifragi nel sud barese (-10% raccolto).
- Scritto da Giovanni Medici Vito Gassi
- Pubblicato in Produttori
Settembre nero, nerissimo per le colture viticole pugliesi. Gli ultimi giorni, le ultime ore di maltempo che ha colpito le province di Foggia e Bari hanno fatto salire il conto dei danni di una altalenante estate con violente raffiche di vento, bombe d'acqua e grandinate abbattutesi sulle coltivazioni agricole in piena stagione produttiva.
"Chicchi enormi, come grosse noci hanno colpito le produzioni viticole da vino e da mensa di alcuni Comuni del sud-est barese, in primis Rutigliano, Casamassima, Acquaviva mentre sabato e domenica scorsi è caduta tantissima acqua", spiega un commerciante locale. Rilevanti i danni alle strutture e ai vigneti con ulteriori costi in vista per l’acinellatura e la pulizia dei grappoli.
Secondo Giacomo Suglia, presidente di Apeo, il danno alle produzioni di uva nel sud barese è di un meno 10% nel raccolto e la speranza di evitarne di maggiori è legata al vento che se soffierà asciugherà impianti e prodotto evitando il formarsi di muffe.
Nel Foggiano poi pioggia e grandine hanno danneggiato 500 ettari di campi coltivati a pomodoro. Per tre giorni la raccolta si è fermata, aggravando di fatto la crisi che già attanaglia il settore. Il repentino capovolgersi del tempo è una conferma dei cambiamenti climatici in atto che, in Italia, si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.
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